TONARA
Immersa nel verde brillante dei suoi boschi millenari di castagni, noci, nocciole, quercie, roverelle, ricchi di fauna e flora, di esemplari centenari di castagni a Ghenna eâ Creccu e Bau Su Frau, ( câè un esemplare in localitĂ âSedda eâ Murosâ che raggiunge i nove metri di diametro ) e imponenti resti di una foresta secolare di agrifoglio (chiamato âAlasiâ in lingua tonarese ) a âMontâe Susuâ in localitĂ âForreddosâ.
Il suo territorio è fra i piĂš ricchi e lussureggianti di vegetazione della Sardegna intera. Eâ famosa tra i sardi perchĂŠ fabbrica uno squisito torrone di miele, venduto in tutte le sagre isolane nelle variopinte bancarelle dai suoi esperti ambulanti, per la produzione di miele, per la raccolta copiosa delle castagne e delle nocciole, perchĂŠ forgia i campani piuâ squillanti per il gregge, chiamati âSonaggias o Pittiolosâ(la sua produzione copre lâintero mercato isolano), per la produzione di legname, legna da ardere e per il confezionamento di mobili in stile tradizionale, di cassapanche in legname intagliato ( con motivi tipici della tradizione barbaricina ), di ferro battuto, di oggettistica e manufatti tradizionali, di multicolori tappeti (prodotti nelle cooperative locali e da privati) di pura lana sarda, lâorbace, (âabratzeâ in lingua tonarese) chiamate âfressadasâ e âfanugasâ, per i suoi centri storici distibuiti a diversa altezza nei suoi 4 rioni dai nomi preistorici, Toneri, ArasulĂŠ, Teliseri, IlalĂ , piĂš il moderno quartiere residenziale di Su Pranu, nei quali centri storici si possono ammirare bellissime balconate lignee che solcano il cielo e architetture rustiche tipiche delle casa di montagna di questo versante del Gennargentu.
Da visitare le celebri fonti, âGalusèâ, âCroccoleddaâ, âPitzerimasaâ, âSa funtana de sâabeâ âFuntana Frittaâ cantate in famosi versi in poesia dal poeta locale Peppino Mereu, il piuâ grande poeta in lingua sarda dei primi del Novecento, poeta ironico e sarcastico, impegnato in temi sociali, a cui Tonara ha dedicato i natali e numerosi scorci e piazze del suo abitato.
La parrocchiale del paese ĂŠ dedicata a San Gabriele Arcangelo, ampia e spaziosa, in sobrie linee moderne conserva lâoriginaria torre campanaria risalente al 1606, è stata costruita per un voto espresso da alcuni pastori tonaresi che transumavano sul Gennargentu fino allâOgliastra, utilizzando tra lâaltro i materiali di spolio dellâex parrocchiale dedicata a Santa Anastasia, antica chiesa pisana a croce latina, crollata nel 1832 e abbandonata dai tonaresi, di cui oggi rimangono soltanto i ruderi, una stele con iscrizioni in latino e i pendenti di pietra,âCampaneddasâ che chiudevano le volte delle arcate a crociera della chiesa stessa.
Da vedere gli affreschi della 500scha SantâAntonio, dedicati a scene di vita del Santo e eseguiti da Gregorio Are e suo figlio, recentemente restaurati, per il quale santo i tonaresi festeggiano con fiera e spettacoli di interessante richiamo.
Da vedere le figure zoomorfe scolpite nella falsa capriata in legno della chiesetta medioevale campestre di San Sebastiano, pregievoli artefatti di gusto popolaresco.
Da vedere inoltre le âDomus de janasâ in localitaâ âMartiââ, alcune tombe di giganti nella stessa localitĂ , i resti del nuraghe oggi scomparso nella collina di âSu Nuratze, dei betili in localitĂ âPerdas Lobadasâ-le pietre gemelle.
Dai 1500 mt. delle sue vette si ammirano panorami stupendi su 3/4 della Sardegna intera. In inverno funziona a intermittenza la pista sci ed il rifugio montano sul monte Muggianeddu. Particolari i festeggiamenti del carnevale tonarese col caratteristico âColi-Coliâe i suoi âgozzosâ dissacranti, canti improvvisati, di protesta sociale e sberleffo politico contro le istituzioni, e lâaccensione di falò-chiamati in lingua tonarese âfoghillonesâ- nei rioni in onore di SantâAntonio Abate e San Sebastiano, in Gennaio, con degustazione di arrosti e favata per tutti. Sfilata in costume tradizionale e suggestivi riti invece durante la settimana santa con âSâIscravamentuâ âSâIncontruâ e la âVia Crucisâ recitata in lingua sarda, che si snoda tra i vicoli dellâantico rione di Toneri e in quelli di Arasulè.
A Pasquetta si svolge la sagra del torrone, dolce sardo per antonomasia di cui Tonara è capitale indiscussa, che richiama migliaia di visitatori, con la preparazione in piazza del delizioso dolce, spettacoli vari, balli, sfilata in costume, ed intrattenimenti.
Di Massimiliano Rosa
Ultimo aggiornamento
10 Gennaio 2020, 10:57