Chiesa della Beata Vergine Assunta
La Chiesa parrocchiale dellâAssunta sorge in una posizione rialzata rispetto alla strada principale ed è stata edificata nel 1567 in unâarea dove preesisteva la chiesa intitolata a santâAgostino di cui non è rimasta alcuna traccia. Le notizie a riguardo provengono dalle cronache degli annalisti camaldolesi che ne attestano lâesistenza nel 1213, momento in cui lâArcivescovo di Oristano Bernardo Omodeo, durante il regno di Costantino II Giudice di Arborea, ne decise la donazione a favore dei Camaldolesi di Bonarcado.
Su espressa volontĂ del vescovo solo in quella chiesa veniva celebrato, una volta lâanno, il Battesimo âper immersioneâ di rito bizantino, con grande partecipazione di fedeli, anche dei paesi limitrofi.
Lâattuale luogo di culto ha subito nel tempo numerosi interventi e modifiche che ne hanno sicuramente alterato i caratteri architettonici originari; gli ultimi cambiamenti risalgono al 1950.
La facciata si presenta semplicemente intonacata con un portale ad arco sormontato da unâampia finestra tonda e una piccola croce in ferro allâapice del tetto a capanna.
Sul lato sinistro si erge il campanile a pianta quadrata sul quale si aprono una porticina dâaccesso e, nei piani superiori, due strette finestre ad arco; in quella superiore sono visibili le campane bronzee.
Addossati allâedificio si trovano, da un lato, la casa parrocchiale e, dallâaltro, lâoratorio.
Allâinterno la chiesa presenta unâunica navata scandita da tre archi a sesto acuto in trachite rossa. Ai lati dellâaula si aprono due cappelle per lato, anchâesse definite da arcate in trachite che riportano, nel punto di congiunzione con i pilastri, una decorazione scolpita nella pietra riproducente la sagoma di un viso e un albero stilizzato affiancati.
Alla base dellâarco del presbiterio, sulla sinistra, è scolpito lâanno di edificazione della chiesa mentre, sul lato opposto, è presente una scritta in greco.
Nella parte retrostante lâaltare si trova un bel coro in legno scuro di epoca ottocentesca.
Di particolare interesse e di grande pathos espressivo è il crocefisso, realizzato dallâartista Elio Antonio Sanna, conosciuto con il nome di Cavallo Pazzo, che lo scolpĂŹ nel 1987 traendolo da un unico tronco di un grande albero di pero ormai secco.
La statua, posta subito dopo lâingresso della chiesa sulla sinistra, è alta 2 m. e per la sua realizzazione furono necessari due anni di lavoro; lâartista per accelerare il processo di stagionatura del legno lo sottopose a diversi giorni di bollitura e poi lo lavorò in un unico pezzo, fatta eccezione per le braccia. Nel 2001 lâopera subĂŹ dei danni a causa di un incendio, ma venne subito restaurata dallâautore stesso.
Della stessa mano è anche il fonte battesimale, posto vicino al Cristo crocefisso, scolpito in un blocco di trachite bianca sul cui bordo è scritto: Laddu su fizzu meu istimmau che significa: âEcco il mio amato figlioâ.
Dello stesso artista esiste un Bambin GesĂš che viene esposto in occasione delle festivitĂ natalizie. La festa dellâAssunta si tiene il 15 di agosto.
Testo a cura della dott.ssa Laura Melis