Il lago carta vincente per il territorio
Data:
17 Marzo 2021
Gavoi, il Bim Taloro ha presentato in Regione un piano strategico per il futuro
GAVOI. Il lago come legante di un territorio che guarda a un nuovo futuro. Una prospettiva che il Bacino Imbrifero del Taloro, consorzio che racchiude 13 comuni della Barbagia, Mandrolisai e Gennargentu ha presentato qualche giorno fa all’assessore all’Urbanistica Quirico Sanna. A Cagliari, Francesco Noli, presidente del Bim, accompagnato da una delegazione di amministratori comunali, ha potuto confrontarsi e presentare un piano strategico pensato dal basso, che potrebbe rappresentare uno strumento di progettazione regionale nell’ottica del Recovery Fund.
«Abbiamo presentato una unione di intenti – spiega Noli – la voce di un territorio che ha individuato la sua principale risorsa nel sistema laghi e in quella centrale idroelettrica. Centrale che come sappiamo è gestita da Enel che nella sua figura di concessionario è legittimato a fare questo in virtù di un sistema normativo che crediamo debba essere rivisto. Il territorio ha bisogno di strutturarsi in maniera autonoma e partendo appunto dalle risorse di cui dispone. Prima fra tutte l’acqua dalla quale partire per costruire un sistema di servizi e infrastrutture che compensino le mancanze derivanti dal territorio montagna. E da lì muoversi anche per pensare a una nuova sanità territoriale che affianchi e renda più forti le strutture già esistenti. Questo è racchiuso in quel documento presentato in Regione, verso il quale l’assessore Sanna ha dimostrato molto interesse ed entusiasmo. E sempre con il Consorzio – aggiunge – continueremo a rafforzare l’idea della cooperazione tra Comuni, convinti che attraverso questa unione è possibile far sentire meglio la voce delle 25, 26mila persone che hanno scelto queste montagne come loro casa».
«I comuni della montagna rappresentano una parte importante della nostra isola dal punto di vista sociale, culturale e politico – ha commentato in una nota l’assessore Quirico Sanna –. La Regione è vicina alle comunità locali che giustamente rivendicano ad Enel il diritto di poter disporre dei propri territori. Pertanto il protocollo che stabilisce l’utilizzo di questi spazi va rivisto: ribadiamo fortemente che i padroni dei territori sono le comunità locali, il popolo sardo e la Regione Sardegna. Porteremo all’attenzione della Giunta e del Consiglio le proposte progettuali emerse da questo tavolo, relativamente sia all’Obiettivo 1 dei fondi europei sia al Recovery Fund. I rappresentanti dei comuni – ha concluso l’assessore Sanna – non sono venuti semplicemente a chiedere aiuto, ma hanno portato iniziative e progetti».
Ultimo aggiornamento
17 Marzo 2021, 11:12