GAVOI
Il territorio è circondato da boschi rigogliosi che lo rendono meta turistica per l’aspetto paesaggistico-ambientale.
Nella vallata del fiume Taloro è stato ricavato il lago artificiale di Gusana, primo salto per la produzione elettrica e sicuramente uno dei più pittoreschi in Sardegna, con le sue acque di colore blu intenso d’inverno e verdi destate (per le alghe in sospensione), in cui si specchiano splendide foreste di lecci. La diga costruita agli inizi degli anni sessanta ha inserito nuovi elementi di storia che hanno influito in modo significativo nell’evoluzione sociale, civile e ambientale del territorio di Gavoi. Il bacino inoltre è il geloso custode di un ponte romano oramai sommerso, oggi visibile solo in vecchie fotografie e cartoline.
Il territorio circostante il paese è inoltre ricco di monumenti archeologici tipici della nostra storia quali nuraghi Domus de janas, menhir, tombe di giganti che testimoniano l’antica presenza umana nel territorio.
In anni recenti Gavoi ha inoltre riscoperto e valorizzato molte sue tradizioni culturali e urbanistiche, affacciandosi al turismo non solo per i nostri conterranei.
Il centro storico risulta essere un labirinto di strette viuzze che convergono su piazzette suggestive per il gioco dei bambini e per il ritrovo degli anziani. Ultimamente grazie ai finanziamenti regionali per il recupero dei centri storici si sono potute recuperare vecchie strutture che sono diventate un richiamo per molti visitatori interessati all’architettura tradizionale del paese.
Le attività tradizionali e principali sono la pastorizia, l’artigianato e le produzioni alimentari. Fiore allocchiello della produzione alimentare è il formaggio denominato Fiore Sardo, che si produce ancora secondo le antiche e tradizionali tecniche di lavorazione artigianale.
Per ciò che concerne l’artigianato Gavoi era rinomato in passato per la produzione di speroni e morsi per i cavalli, per la produzione di coltelli, per la fabbricazione e commercializzazione dei tessuti d’orbace ad opera dei venditori ambulanti a cavallo: sos zillonarjos.
Secolare la tradizione degli orafi e argentieri che vendevano i propri manufatti e gioielli tradizionali per tutta lisola. Attualmente alcuni artigiani hanno ripreso a produrre il classico coltello barbaricino e gli speroni.
Diverse botteghe del legno, seguendo canoni tradizionali della lavorazione, producono cassapanche e mobili.
La continuità produttiva è fiorente nella preparazione dei dolci tipici e del pane tipico dei pastori su pane ‘e fresa, sas corrias, sas costeddas e su cohone un fozza che vengono preparati nei forni a legna da abili panificatori ma anche da numerose famiglie.
Nel corso dell’anno nel paese si svolgono diverse feste paesane; già dal giovedì grasso si iniziano i festeggiamenti del Carnevale con il corteo dove i gavoesi, vestiti in velluto, sfilano per le vie del paese accompagnati dal suono dello strumento tipico “su tumbarinu”, tamburo arcaico fatto di pelle di pecora e capra, parte dellorchestra per il ballo tradizionale. La sfilata viene accompagnata dai dolci tipici del Carnevale sos pilicchittos, sas zippulas, la preparazione di questa giornata presuppone l’organizzazione di abbondanti cene nelle numerose cucine rustiche, nelle quali vengono serviti vino, salsicce, la gelatina di maiale sa galadina e il pane.
Uno straordinario appuntamento autunnale è rappresentato dalla manifestazione Ospitalità nel cuore della Barbagia, rivolto alla valorizzazione dei prodotti della filiera agro-alimentare ed in particolare delle patate e del formaggio Fiore Sardo.
Tra le feste religiose ricordiamo: SantAntioco che si festeggia due domeniche dopo Pasqua e che per tradizione era la festa de sos zillonarjos; San Giovanni, il 24 di Giugno dove per tre giorni si susseguono manifestazioni folcloristiche e processioni a cavallo; San Gavino, il 25 ottobre, viene organizzata dai ragazzi che compiono la maggiore età ed è caratterizzata anch’essa da manifestazioni folcloristiche e da balli in piazza.
Lultima festa, ma non meno importante perché molto sentita da tutti i gavoesi e dai fedeli dei paesi vicini, è la festa di N.S. d’Itria che si tiene lultima domenica di luglio nellomonimo santuario campestre situato ad otto km dal centro abitato, caratterizzata da corse di cavalli anglo-arabi-sardi e manifestazioni folcloristiche. Lultimo giorno di festa culmina con il rientro a cavallo dal santuario al paese su rientru.
Oramai da ben nove anni è rinomato a livello nazionale ed internazionale il Festival della letteratura denominato “L’isola delle storie” importante incontro di molte personalità della letteratura e di molti narratori provenienti dell’Italia e dal Mondo, che ha permesso a Gavoi di diventare un grande palcoscenico dove autori noti e semplici curiosi dibattono su vari temi di carattere culturale.
Molto importante anche il Festival del Cinema Italiano promosso dall’associazione volontaria ProCiv Arci di Gavoi, che premia il nostro cinema di impegno sociale e civile con la consegna ai vincitori del Tumbarinu d’argento
Nel 2005 il Comune di Gavoi è stato insignito della Bandiera Arancione, marchio di qualità del Touring Club Italiano, per la forte attrattività ambientale, l’offerta storico-culturale e l’adeguata differenziazione delle strutture ricettive.
Ultimo aggiornamento
10 Gennaio 2020, 10:13